FIT: Dovere di riservatezza in capo ai tesserati.
Con Decisione n. 4 pubblicata il 10 aprile 2017 la Corte Federale d’Appello della FIT è intervenuta sul procedimento disciplinare avviato a carico di un tesserato che aveva reso di pubblico dominio notizie concernenti il procedimento in corso prima che lo stesso avesse definizione con la pubblicazione della Decisione. La Corte, preso atto della difesa del tesserato che lamentava l’erronea applicazione dell’ipotesi violativa di cui all’art. 8 del Codice di comportamento CONI, ha rigettato il reclamo precisando che il “dovere di riservatezza [può] naturalmente intendersi ricompreso nel più ampio e generale principio di lealtà di cui all’art. 1 del Regolamento di Giustizia” e nel caso di specie deve ritenersi integrata la violazione di cui all’art. 8 del Codice di comportamento CONI atteso che lo stesso prevede “l’obbligo posto in capo ai tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento, di non divulgare notizie riservate relative ai procedimenti in corso prima della loro definizione” (Avv. Rossi/FIT)
http://www.federtennis.it/PDF/Decisione_4_del_31_marzo_2017.pdf