FIGC: Vizi della notifica degli atti del procedimento.

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Con C.U. n. 92 del 9 giugno 2017 il Tribunale Federale Nazionale della FIGC si è pronunciato sul deferimento proposto ai danni del socio e “patron” di una società affiliata per aver espresso pubblicamente dichiarazioni lesive della reputazione, della competenza e della capacità di un arbitro e dell’addizionale di gara. Il Tribunale, valutata la memoria costitutiva del deferito con la quale rilevava la nullità insanabile della notifica degli atti in quanto effettuate presso la Sede del sodalizio sportivo, ha dichiarato inammissibile il deferimento precisando che le notifiche effettuate ai sensi dell’art. 38 c. 8 lett. B CGS sono possibili e valide “esclusivamente nei casi in cui e in ragione dell’esistenza di un vincolo “sportivo” di appartenenza tra il soggetto e la Società, idoneo a legare la Società- soggetto giuridico al deferito-persona fisica cui far ricadere gli effetti della notifica effettuata presso la sede societaria” non potendosi rilevare tale legame di appartenenza nelle categorie residuali di soggetti convenibili dinnanzi al Giudice Sportivo come ad esempio il socio. (Pozzo/FIGC)

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