FIGC: Utilizzazione intercettazioni telefoniche
Con C.U. n. 96 del 30 gennaio 2017 la Corte Federale d’Appello della FIGC si è pronunciata in merito al ricorso proposto da un agente di calciatori ritenuto responsabile di aver posto in essere condotte corruttive nei confronti di pubblici ufficiali dell’Ufficio Anagrafe del Comune, al fine di ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per alcuni cittadini stranieri. Nel caso di specie la Corte Federale ha respinto l’eccezione sollevata dal ricorrente che riteneva inutilizzabili le intercettazioni telefoniche effettuate dalla Procura della Repubblica in diverso procedimento. A tal riguardo ha specificato che “alla luce del consolidato principio, più volte ribadito […], di libera e legittima utilizzazione in sede sportivo-disciplinare degli elementi di prova raccolti in procedimenti diversi ed […] indipendentemente dalle modalità di relativa acquisizione, […] le risultanze investigative devono essere autonomamente valutate dagli organi della giustizia sportiva, […] “senza necessità […] di sindacato sulla loro origine e sul modo della loro acquisizione”. (D’Ippolito/FIGC)