FIGC: mancata notifica avviso conclusione indagini

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Con C.U. n. 106 del 27 aprile 2018 la Corte Federale d’Appello è intervenuta per chiarire che la notifica avvenuta presso il domicilio della società la quale nel frattempo ha trasferito la propria sede, è un vizio che comporta la inammissibiltà dell’intero deferimento. Ed infatti, “la mancata comunicazione all’interessato dell’avviso di conclusione di indagine non lede solamente un diritto di difesa del medesimo, precludendogli la possibilità di chiarire, in una fase preprocessuale, la propria posizione, ma lede la stessa dinamica del processo, impedendo sia una piena cognizione da parte della Procura della fattispecie oggetto di indagine sia la possibilità di addivenire ad una definizione celere della vicenda.” Tale vizio non può essere sanato dalla mera presenza del difensore in udienza in quanto, tale presenza “era del tutto informale, sia perché il medesimo, una volta costituito formalmente, ha eccepito tale vizio di notifica. Infine, occorre evidenziare che la costituzione in  giudizio del difensore (e non già la sua mera presenza informale che, in quanto tale, deve considerarsi tamquam non esset) può ritenersi utile a sanare un eventuale vizio di notifica dell’atto di deferimento ma non può avere effetti su una fase preprocessuale quale è quella conseguente alla notifica dell’atto di conclusione di indagine che mira – eventualmente – ad impedire l’instaurazione stessa della fase processuale.” (SSD KAOS REGGIO EMILIA CALCIO A 5 + altri /FIGC)

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