FIGC: connotati condotta violenta
Con C.U. 56 del 22.12.2016 la Corte Sportiva d’Appello ha precisato che, nello specifico, lanciare sul terreno di gioco, a gioco fermo, un pallone e colpire alla testa un calciatore avversario può essere inquadrato nell’alveo della condotta antisportiva e non violenta in quanto “la condotta violenta consiste in un comportamento connotato da intenzionalità e volontarietà miranti a produrre danni da lesioni personali o a porre in pericolo l’integrità fisica […] che si risolve in un’azione impetuosa e incontrollata connotata da un’accentuata volontaria aggressività con coercizione operata su altri […] dove si rinviene quell’intento specifico di arrecare, con gratuita, malevola e prava intenzione, un danno fisico all’avversario” (Pol. Olympia Angonese / FIGC)