Avv. Federica Ferrari: “Più donne nel mondo dello sport”

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Non sempre conta alzare la voce per farsi sentire. L’Avvocato Federica Ferrari si è ritagliata uno spazio importante nel mondo dell’avvocatura grazie ai suoi modi pacati ma estremamente fermi. Insieme all’Avvocato Cesare Di Cintio, è a capo dello studio DCF Sport Legal, specializzato in diritto sportivo. Con lei abbiamo parlato di questo settore e in particolare di quanto le donne possano dare al mondo dello sport, sia come atlete, sia in ruoli dirigenziali.

Avvocato donna in uno Studio specializzato nel diritto sportivo, giusto per parlare di un altro settore molto “maschile”. Come si sta al suo interno?

“Il diritto sportivo è un settore piuttosto particolare, all’interno del quale operano avvocati altamente specializzati. I professionisti sono per la maggior parte uomini, anche se negli ultimi anni stanno emergendo, anche in questo settore, delle colleghe molto preparate. Per quanto mi riguarda, sono alcuni anni che mi dedico a questo ramo del diritto e devo dire che la materia è molto interessante e richiede un costante aggiornamento quotidiano. All’interno dello studio, tuttavia, non sono l’unica donna, a riprova che il diritto sportivo non è solo per uomini”.

Lei è l’unica donna che presenzia alle Assemblee di Lega B come consulente dalla parte delle società sportive. Come vive questo ruolo?

“All’interno dell’Assemblea sono l’unica donna ma, indipendentemente da ciò, l’esperienza che sto vivendo all’interno dell’Assemblea è di assoluto interesse nonché altamente formativa. Ho notato con favore che, sebbene l’ambiente sia prettamente maschile, la mia figura non è stata accolta con pregiudizi o con reticenza”.

“Spesso si esaltano gli atleti uomini, ma tra le donne ci sono delle vere eccellenze, come la Pellegrini e la Cagnotto. Insomma, il presente è rosa”.

“Assolutamente si. Negli ultimi anni le atlete donne stanno ottenendo risultati addirittura superiori agli uomini. Non solo nel nuoto o nei tuffi, ma anche la scherma e la pallavolo sono sport che a livello femminile riservano sempre grandi soddisfazioni. Effettivamente, i risultati di queste atlete dovrebbero essere maggiormente valorizzati anche per i sacrifici e gli sforzi che sono costrette a fare per raggiungere simili traguardi”.

In Lega Pro è arrivato un vicepresidente donna, Alessandra Borgonovo. Una goccia nel mare o un primo importante mattone?

“Spero sia la prima di tante donne dirigenti nel mondo dello sport. Negli ultimi anni, finalmente, stiamo assistendo ad una lenta ma costante crescita delle donne ai posti di comando di importanti gruppi societari, associazioni industriali, gruppi politici. Ritengo che, anche a livello sportivo, sia giunto il momento di avvalersi delle competenze, della tenacia e della sensibilità di donne capaci. L’auspicio è quello di eguagliare e, perché no, superare, gli uomini”.

Per concludere: immagina uno sport migliore con più donne al potere?

“Le donne in posizioni apicali si dimostrano ogni giorno capaci e preparate. Se ciò dovesse avvenire anche a livello sportivo, si avrebbe certamente una maggiore attenzione per alcuni aspetti dello sport che ad oggi sono trascurati. Dopodiché, come dicevo prima, donna o uomo la differenza la fa sempre la preparazione che ad ogni livello è assolutamente imprescindibile”.