CONI: Premio alla carriera

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Con Decisione n. 36 del 19 giugno 2018 il Collegio di Garanzia dello Sport è stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato da un’affiliata che richiedeva l’annullamento della decisione emessa dalla Corte Federale d’appello con cui la società veniva condannata al pagamento del premio alla carriera di un calciatore per l’esordio in Serie A, deducendo che il diritto al premio sarebbe maturato in occasione dell’esordio del calciatore nella Nazionale A di appartenenza (Albania). Il Collegio, non condividendo l’interpretazione dell’art. 99 bis NOIF fornita dalla ricorrente ha dichiarato il ricorso infondato precisando che “il nostro ordinamento sportivo ha un sistema di premialità che si articola su più livelli; e nulla impedisce che, su uno solo di questi, il sistema voglia particolarmente premiare l’attività formativa e la crescita sportiva che si svolge in ambito nazionale. In questo senso, il premio alla carriera (da non confondere con quelli di preparazione e di addestramento e formazione) è, quindi, un premio espressamente riservato alle società giovanili e dilettantistiche che abbiano contribuito a far ottenere al calciatore uno dei massimi traguardi all’interno dell’ordinamento calcistico italiano: l’esordio nella Nazionale (italiana) di calcio (A o under 21) o in Serie A”. (Delfino Pescara/FIGC)

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